Per Cantine Petrosino siamo stati chiamati a progettare l’etichetta per due dei loro migliori vini, il Fiano di Avellino ed il Greco di Tufo. Avevamo piena libertà di interpretazione e di espressione ed accogliendo con entusiasmo questo incarico ci siamo lasciati suggestionare ed affascinare dal racconto del vino come frutto del legame arcaico che intercorre tra la terra e l’uomo.
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Alture e volti solcati dal tempo
per un vino che racconta il territorio.
Le rughe erano anfratti,
i solchi del viso quasi ripidi sentieri.
Le grandi montagne intorno avevano un’aria austera, eppure amichevole, quasi familiare. Ricche di prati e punteggiate dal bestiame, facevano da cornice a quelle scene di vita e ai lunghi filari d’uva ora verdi, ora rossi, ora blu, a seconda dell’ora.
L’ultima bellissima luce del tramonto, segnava la fine della giornata ed era quella nella quale esse si facevano umane, veri e propri volti che ogni anno di più invecchiavano insieme a quelli dei contadini e nelle quali essi si rivedevano un po’: così le rughe erano anfratti, i solchi del viso quasi ripidi sentieri, delle loro intere vite passate a fare vino.
Sfruttando la tecnica utilizzata dai topografi per disegnare attraverso linee curve le mappe dette appunto topografiche, utili ad evidenziare elementi naturali e paesaggistici in chiave bidimensionale, abbiamo cercato di tracciare e rintracciare proprio i volti dei nostri contadini.