Sta Birra, dall’anima dannata come le storie e i miti calabresi,
è una birra artigianale prodotta in Calabria e venduta su tutto il territorio regionale.
Per questo progetto abbiamo lavorato al marchio, all’identità visiva,
allo storytelling e alle illustrazioni.
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La proposta mira a mettere in risalto i valori legati al territorio del marchio Sta Birra, utilizzando le tradizioni popolari che caratterizzano la regione della Calabria, un luogo ricco di sfumature ed enigmi.
Sta Birra rappresenta freschezza e condivisione, e quale occasione migliore per assaporarne un po’ se non narrando e riscoprendo un’antica leggenda?
L’etichetta è disegnata con illustrazioni che ritraggono leggende popolari tipiche della Calabria, seguendo uno stile fortemente influenzato dai tratti distintivi di grandi artisti come Picasso e Depero. L’uso di colori intensi e dal forte contrasto crea un mix unico di enigma, vitalità ed emozione, perfetto per attirare l’attenzione in modo visibile sugli scaffali e stimolare curiosità ed interesse.
Una collection di etichette, ognuna illustrante una leggenda calabrese unica. Questa scelta non solo arricchisce l’aspetto narrativo del marchio, ma offre anche opportunità strategiche di marketing: i diversi soggetti potrebbero essere impiegati per distinguere differenti tipi di birra e allo stesso tempo stimolare i consumatori a desiderare la collezione completa.
Nella periferia di Cassaniti, situata a Vibo Valentia, si trova una piccola area conosciuta nella tradizione popolare come “vucche du diavulu” o “vucche du ‘mpernu”, cioè le bocche dell’inferno. Questo luogo enigmatico è caratterizzato da grandi cavità di forma circolare quasi perfetta, profonde oltre quaranta metri, situate accanto alle radici di maestosi ulivi secolari. Da queste buche emerge un flusso d’aria estremamente potente. Secondo una leggenda, si racconta che il diavolo risieda e riposi proprio sotto queste cavità, e le correnti d’aria non sarebbero altro che il suo respiro.
I “fudditti”, nome dato ai folletti nella tradizione di Reggio Calabria, sono creature minime che hanno invaso la città. Il “fuddettu” è noto per giocare innumerevoli scherzi alle persone; è di statura piccola, indossa un cappello rosso abbinato al suo mantello e va scalzo. Questi folletti seguono la famiglia con cui vivono per tutta la loro vita, creando una sorta di persecuzione che molte famiglie reggine hanno ascoltato e cercato di sfuggire nel corso degli anni. La leggenda dei “fuddetti” è indubbiamente molto antica e si tramanda di generazione in generazione.
